Uno dei compiti più difficili per chi si occupa di comunicazione visiva è la scelta del carattere tipografico da abbinare alla grafica su cui sta lavorando. A volte il carattere tipografico diventa il visual principale in un adv pubblicitario.
Il carattere (o il font) ha un compito molto importante nell’impaginato e ne può determinare la riuscita o meno del progetto di comunicazione o di marketing. È importante conoscerne la struttura, la classificazione e sapere quale usare in base al media e al target di riferimento.
Se vi state chiedendo come si realizza un font, la risposta è molto semplice. Per arrivare a farne uno esistono dei Corsi di type designer che permettono attraverso uno studio curato e dettagliato di realizzare caratteri funzionali e flessibili ed utilizzabili in molti ambiti. Quello che però ad ogni nostro corso ribadiamo è la conoscenza dell’anatomia e la terminologia corretta per un grafico professionista.
Conoscere un font ci aiuta a sceglierli in maniera più adatta e funzionale e a comunicare con colleghi o superiori.
Nell’immagine qui sopra abbiamo identificato solo alcuni degli elementi presenti in un carattere tipografico. Partiamo dalla linea di base è la linea immaginaria sulla quale poggiano le lettere. Il discendente è la parte di una lettera che si estende sotto la linea di base e si trova nelle lettere g, j, p, q, y. I discendenti dello stesso carattere, possono avere profondità diverse. L’ascendente è la parte di una lettera che si estende sopra l’altezza della x. Si trovano nelle lettere b, d, f, h, k, l, t. In alcuni casi a seconda del disegno del carattere, l’ascendente risulta essere più alto della lettera maiuscola. L’apice è il punto di intersezione più alto della lettera, dove si incontrano due tratti. Il vertice è il punto di intersezione più basso tra due tratti, nei pressi della linea di base. L’asta di una lettera è il principale tratto verti- cale di questa, non include ornamenti di nessun tipo. In alcuni caratteri come nella lettera M e H, di tipo serif (con grazie), spesso sono presenti aste primarie e secondarie. L’asta trasversale o incrocio, è il tratto orizzontale che attraversa un altro tratto. La barra è il tratto orizzontale che collega due tratti. Il braccio è il tratto ascendente, orizzontale o diagonale, collegato alla lettera ad una estremità e libero dall’altra. La gamba è il tratto diagonale discendente, collegato alla lettera ad una estremità e libero dall’altra.
Gotham, il carattere scelto da Barack Obama nel 2008
Considerare il fatto che alcuni caratteri sono stati creati per determinati scopi vi aiuterà quando definire il carattere da utilizzare. Lo sapevate che il Gotham diventa il carattere di OBAMA nel 2008 per rappresentare la sua identità visiva. Non è solo utilizzato per il logo, ma per tutto il coordinato. Un carattere senza fronzoli (grazie) con lettere solide e forti nella loro identità, dal “carattere” contemporaneo, classico e severo. Rispecchiando così il carattere del futuro Presidente degli Stati Uniti d’America.
I caratteri più famosi del mondo
Giambattista Bodoni nel 1778 pubblica il Manuale Tipografico, dove vengono elencate le quattro regole di un buon font: regolarità, leggibilità, sobrietà e bellezza. Virtù che ritroviamo nel carattere da lui creato, il Bodoni.
Avant Gard fu studiato e ideato dal design internazionale Herb Lubalin (art director della rivista appunto Avant Garde) e dal type designer Tom Carnase.
Nel 1927, Paul Renner in Germania creò un nuovo carattere tipografico: il Futura. Il font rispecchiava appieno il razionalismo e il funzionalismo della scuola del Bauhaus.
Helvetica è il carattere tipografico voluto da Eduard Hoffmann (direttore della fonderia svizzera Haas di Münchenstein) e progettato dal type designer Max Miedinger, nel 1957. Helvetica deriva dalla parola latina “Helvetia” che significa, appunto, Svizzera.
La scelta del carattere tipografico e l’abbinamento nell’impaginato.
Perfetto! Ora che abbiamo capito un po’ sulla costruzione di un carattere possiamo procedere alla scelta e l’abbinamento dei caratteri tipografici all’interno di un impaginato. Ecco alcuni dei nostri consigli.
Abbinare un carattere con le grazie insieme ad uno senza le grazie. Utilizzate su due caratteri complementari – uno per il titolo e uno per il paragrafo – di per sè intercambiabili. Un consiglio utile è sperimentare diverse dimensioni e pesi per ottenere il massimo dai caratteri tipografici scelti.
Crea una gerarchia visiva tra i font. Considerando che in un impaginato spesso abbiamo titoli, paragrafi e immagini lavoriamo su caratteri diversi per distinguere e attirare l’attenzione sulle varie gerarchie.
Usa font della stessa famiglia. La maggior parte dei font hanno famiglie numerose, c’è il Regular, il light, il bold e l’italic. Abbinati insieme sono molto funzionali per creare le gerarchie di cui parlavamo prima.
Non usare font troppo simili. Attenzione, questo è un aspetto molto importante. Quando per esempio dobbiamo scegliere un carattere per il titolo e uno per il sottotitolo è importante per colpire l’attenzione di chi sta leggendo l’aspetto estetico e iconico del font.
Crea un contrasto visivo. Una volta definite le gerarchie lavorate su grandezze diverse, su spaziatura e colori. I contenuti testuali vengono messi in risalto proprio grazie ai vari contrasti che si possono realizzare.
Due caratteri (il n° perfetto). Essere semplici (e non semplicistici) è una grande dote quando si parla di grafica e anche il numero dei caratteri da utilizzare ne determina la pulizia, la semplicità per arrivare a raggiungere gli obiettivi di comunicazione.
Abbina i colori giusti. La scelta del colore nella tipografia è estremamente importante per rafforzare la gerarchia di una pagina.
Fai riferimento al target. Anche se lo abbiamo messo come ultimo consiglio in realtà quando progettiamo uno strumento di comunicazione dobbiamo capire chi è il nostro target di marketing e di comunicazione e una volta individuato il pubblico di riferimento allora fate una ricerca accurata del font più adatto.
Ovviamente non è possibile essere esaustivi su un argomento così vasto, complesso ed articolato.
Vi lasciamo con un suggerimento di lettura.
Caratteri tipografici di Roger Fawcette-Tang- Logos Edizioni.
Una guida completa al linguaggio, alla storia e all’arte della tipografia Caratteri tipografici è la più ampia guida al settore tipografico che ogni studente, professionista o appassionato di design possa desiderare.