Dopo aver compreso chi è il pubblico di riferimento della nostra azienda, è importante scrivere una storia coinvolgente.
Ebbene si, il cuore pulsante dello storytelling è la CORE STORY. Questa, per emozionare, deve seguire uno schema narrativo che valorizzi in modo più o meno esplicito, i temi che tanto appassionano il nostro pubblico.
Come tutte le narrazioni che si rispettino, anche quelle aziendali seguono delle strutture, scelte in base agli obiettivi da raggiungere. La struttura indubbiamente più conosciuta è il “Viaggio dell’Eroe”, solitamente il racconto di un’evoluzione, di un cambiamento, perfetto per narrazioni autobiografiche.
In ogni struttura non devono mai mancare gli elementi della narrazione, qualunque essa sia. C’è sempre un eroe (il consumatore), un’impresa da compiere, un’aiutante (il brand), un temutissimo avversario ma, soprattutto, un tesoro da conquistare.
Avete un sacco di dati raccolti attraverso la lettura dei lettori, ma non sapete come farli confluire in una core story che sia efficace per il vostro obiettivo aziendale. Bene, è giunto il momento di scegliere la struttura narrativa che fa al caso vostro tra le più conosciute:
- IL VIAGGIO DELL’EROE
- UP&DOWN
- IN MEDIA RES
- PUNTO CENTRALE
- MULTILIVELLO
- IDEE CONVERGENTI
- PENSIERO LATERALE
- BIG BANG
Capire quale sia la struttura giusta da utilizzare è fondamentale per costruire e scrivere il racconto.
IL VIAGGIO DELL’EROE è la struttura narrativa che più si presta alla narrazione autobiografica.
E’ infatti molto utilizzata per raccontare la figura di un fondatore di un’azienda o di un leader all’interno di essa, è molto interessante soprattutto quando queste figure hanno un passato ricco di esperienze da portare a “modello”, spesso sono storie di duro lavoro e di umiltà che hanno portato i protagonisti, giorno dopo giorno, ad affrancarsi come persone di successo. Il consumatore, allo stesso modo, ama riconoscersi nella realizzazione personale.
UP&DOWN è una struttura narrativa efficace per coinvolgere l’audience.
Seguendo questa struttura si riesce a mantenere attento il pubblico e a creare tensione e desiderio all’azione.
IN MEDIA RES è la struttura classica del giallo, utilizzata quando si cerca l’attenzione fin dall’inizio.
Viene usata quando si vuole focalizzare l’attenzione su un momento cruciale della narrazione, quest’ultima si mantiene alta perché tutti desiderano “risolvere il caso”.
PUNTO CENTRALE è la struttura che si utilizza per sviluppare un concetto cardine.
E’ una struttura con inizio e fine concentrati sullo stesso punto, adatta per raccontare, ad esempio, qual è stata l’ispirazione.
MULTILIVELLO è la struttura utile per le storie che devono arrivare a due target diversi e riuscire a coinvolgere entrambi, in modo differente. È una narrazione metaforica.
Ne è un esempio un racconto interpretabile sia da bimbi, che la leggono come fiaba, sia gli adulti che la leggono attraverso un messaggio sociale.
IDEE CONVERGENTI è la struttura rappresentativa, utile quando si desidera dire più cose, anche non in relazione tra di loro, che dimostrino dei risultati.
Serve per descrivere sviluppi di decisioni.
PENSIERO LATERALE è la struttura utilizzata per fare cambiare idea.
È molto efficace per smontare le aspettative del pubblico, è la struttura classica della commedia.
BIG BANG è la struttura narrativa utilizzata per mostrare la connessione di scenari differenti in una sola idea.
Serve per sviluppare un tema da diversi punti di vista.
A conclusione di questa analisi, si può affermare che una grande sfida dello storyteller è saper scegliere ed utilizzare queste strutture in modo appropriato, tanto da riuscire a scrivere narrazioni differenti portatrici del medesimo messaggio.
Questa importantissima abilità la puoi acquisire frequentando il nostro workshop Corporate Storytelling e ti permetterà di rivolgerti a target diversi, riuscendo a mettere in risalto momenti o punti di vista distinti della storia.