Sveliamo il mistero: fare storytelling significa creare contenuti, di testo o visuali, che siano in grado di collegare l’azienda al suo pubblico di riferimento, per trasmettergli quei valori che lo legheranno al brand.
Questo è possibile solo attraverso un processo che, partendo dalla definizione dell’identità aziendale, si sofferma lungamente sull’indagine del pubblico di riferimento, per arrivare a scrivere la Core Story che darà vita all’esperienza finale, da divulgare sui media scelti.
In estrema sintesi, le aziende devono comunicare attraverso narrazioni significative in cui il consumatore si possa riconoscere.
Ma come si riesce ad entrare così in sintonia con il proprio pubblico, per conoscerlo a fondo e riuscire ad interpretare quei bisogni indispensabili alla costruzione di una narrazione coerente?
Attraverso la LETTURA DEI LETTORI, un’indagine piuttosto lunga, che offre i suoi risultati solamente dopo un attento ascolto di tutti gli stakeholder.
Per riuscire in questa indagine occorre seguire uno schema, che farà da guida in tutto il processo di conoscenza e che risulterà estremamente utile per non perdere nessuno dei dati che andranno a formare lo scheletro della narrazione.
La sintesi di questa importantissima lettura del pubblico di riferimento la troviamo nei passaggi seguenti:
IDENTIFICARE IL PUBBLICO
Chi sono queste persone?
POSIZIONARE IL PUBBLICO:
Necessita di stabilità, protezione e sicurezza, hanno bisogno di CURA?
Sono persone curiose, fiduciose e quindi amano l’ESPLORAZIONE?
Sono possessive, rigide e forti e hanno bisogno di POTERE?
Oppure sono persone tolleranti, che amano il confronto e la progettualità e si posizionano quindi in un’area di NEGOZIAZIONE?
Sicuramente tutte quante queste persone necessitano di AFFERMAZIONE, quindi di conferme, crescita e seduzione.
CONOSCERE LE PAURE DEL PUBBLICO:
CAPIRE I TEMI ESISTENZIALI DEL PUBBLICO:
Quale tema è così importante per loro in quel momento
COSA VUOLE IL PUBBLICO:
Seguendo questa traccia, ma aggiungendo tutte le informazioni possibili senza limitazioni, si ottiene una vera e propria ossatura su cui costruire la CORE STORY, tenendo sempre bene a mente che
“LA DIFFERENZA TRA UNA STORIA E UN’INFORMAZIONE È L’EMOZIONE”
Questi e tanti altri temi sono affrontati nel workshop Corporate Storytelling di Skills Farm.
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